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Gus Binelli in biblioteca di Arzignano per raccontare “Il gigante di Basket City”

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Città di Arzignano

Biblioteca Civica

Mini festival della Letteratura sportiva

Giovedì 10 Aprile 2014
ore 21.00

Binelli_Italica-edizioni1

Il libro

Augusto Binelli detto Gus, “centro” della Virtus Bologna negli anni ’80 e ’90, ha vissuto sul parquet una stagione irripetibile della pallacanestro italiana.
Compagno di leggende quali Villalta, Brunamonti, “Sugar” Richardson e “Sasha” Danilović, con le “V nere” Binelli ha vinto cinque scudetti e altrettante Coppe Italia, una Supercoppa italiana, una Coppa delle Coppe e l’Eurolega del 1998.

Dietro il suo impressionante palmarès si nasconde la storia di un ragazzino di Carrara, troppo alto per non essere notato dagli osservatori, che lascia casa per trasferirsi nella foresteria della società bolognese; impara così a conoscere il mondo crescendo in una città che arde di passione per la pallacanestro, e ha il suo cuore pulsante nel “Madison” di Piazza Azzarita.

Per questo, nonostante le esperienze giovanili negli States, e le successive opportunità di giocare in nba, deciderà di restare a Basket City, legando a doppio filo il proprio destino a quello di una Virtus affamata di titoli.

In questo libro Binelli ci racconta con l’onestà dell’“uomo da spogliatoio” le dinamiche interne alla squadra e la tensione dei pre-partita, capace di raggiungere il parossismo in occasione degli infuocati derby con la Fortitudo. È come se ci invitasse a scendere in campo con lui, per rivivere le battaglie storiche e la celebrazione dei trionfi, dalla “stella” conquistata in giovane età alla vittoriosa Final Four di Barcellona, vissuta invece da veterano.

Ritratti di compagni di squadra e di allenatori, di rivali sul parquet e di affetti personali si intrecciano nel racconto di una vita intera, quella di un uomo capace di entrare nella leggenda senza mai perdere la propria autenticità.

Il volume, introdotto dalle presentazioni di Renato Villalta, Ettore Messina e Flavio Tranquillo, è impreziosito dalle testimonianze dei compagni di squadra Roberto Brunamonti, Vittorio Gallinari, Alessandro Abbio e Alessandro Frosini.

Il racconto assume così una forma corale e diventa la viva testimonianza dell’epoca in cui la pallacanestro bolognese ha vissuto il suo massimo splendore.

I contributi

Renato Villalta, glorioso Capitano delle “V nere” negli anni ’80, è oggi Presidente della Virtus Pallacanestro Bologna. Con la Nazionale ha conquistato l’argento alle Olimpiadi di Mosca 1980 e ha vinto gli Europei del 1983. Dopo tredici stagioni in bianconero, fruttati al club tre scudetti e due Coppe Italia, la sua canotta numero 10 è stata ritirata dalla società. A oggi detiene il record di rimbalzi conquistati e punti segnati in Virtus. È il terzo marcatore di tutti i tempi della Nazionale italiana.

Ettore Messina è fra i coach europei più titolati di tutti i tempi e oggi allena il CSKA Mosca. Con la Nazionale ha vinto un argento agli Europei in Spagna del 1997. Con la Virtus Bologna ha conquistato, in nove stagioni da primo allenatore, due Coppe Eurolega, una Coppa delle Coppe, tre scudetti e quattro Coppe Italia.

Flavio Tranquillo è una delle voci più riconoscibili della pallacanestro italiana. Le sue telecronache hanno scandito, per Italia 1, tv Koper Capodistria, Tele+ e SKY Sport le più importanti partite della Nazionale, del campionato di Serie A, di Eurolega e dell’Nba.

Roberto Brunamonti è stato per quattordici stagioni un pilastro della Virtus Bologna e della Nazionale, con la quale ha vinto la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Mosca 1980 e si è laureato Campione d’Europa nel 1983. Con 256 presenze, è al terzo posto nella classifica dei giocatori che hanno indossato più volte la canotta Azzurra.
Con la Virtus Bologna ha vinto una Coppa delle Coppe, quattro scudetti, tre Coppe Italia e una Supercoppa italiana. Per un breve periodo è stato anche allenatore, permettendo alla società di aggiungere una Coppa Italia alla sua bacheca.
La sua canotta numero 4, nel 1997 è stata la prima a essere ritirata nella storia delle “V nere”.

Vittorio Gallinari è stato a lungo una colonna difensiva dell’Olimpia Milano nell’era Peterson. Con le “Scarpette rosse” ha vinto la Coppa dei Campioni nel 1987 – che è valsa al club il Grande Slam –  una Coppa delle Coppe, una Coppa Korać, quattro scudetti e due Coppe Italia.
Nella Virtus Bologna ha trascorso tre stagioni, dal 1988 al 1991, conquistando una Coppa delle Coppe e due Coppe Italia.

Alessandro Abbio, detto “Picchio”, ha raccolto la fascia di Capitano proprio da Gus e l’ha indossata sul finire dell’epoca d’oro della Virtus Bologna, culminata nella conquista del Grande Slam nel 2001. Con i bianconeri, in otto stagioni, ha collezionato due Coppe Eurolega, tre scudetti, quattro Coppe Italia e una Supercoppa italiana. Campione d’Europa con la Nazionale nel 1999.

Alessandro Frosini, centro senese di 207 centimetri, è stato per sei anni un punto di riferimento sotto il canestro della Virtus. Passato ai bianconeri dopo tre stagioni con i cugini della Fortitudo, ha saputo reagire con carattere alle inevitabili polemiche e ha aiutato la squadra a conquistare due coppe Eurolega, due scudetti e tre Coppe Italia.
Vicecampione d’Europa con la Nazionale nel 1997.

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