Mostra fotografica di Ronald Menti e Patrizia Pretto in Biblioteca
28 Luglio – 29 Agosto 2015
Biblioteca Civica
Then a woman said, Speak to us of Joy and Sorrow
Mostra fotografica di Ronald Menti e Patrizia Pretto
L’arzignanese Ronald Menti e Patrizia Pretto di Chiampo insegnano volontariamente Fotografia digitale , Photoshop, Informatica e utilizzo dei Social Network presso l’Università per Adulti di Arzignano e fanno parte del Club delle Professionalità della Fondazione Università A/A di Vicenza. Sono inoltre tra i fondatori del Club dei Cultori dell’Arte di questa sede universitaria . Ronald Menti è inoltre Mediatore Culturale dell’Università e svolge questo compito, in maniera volontaria, presso la Biblioteca di Arzignano, illustrando le varie mostre che si succedono in questa sede.
Per scelta maturata in questi anni , espongono le loro creazioni solo localmente, con l’obiettivo di far conoscere la Digital Art e la Fotografia Artistica come “Arte Nuova”. Diffondono, altresì, la loro creatività nell’ambito della Net-Art , l’arte diffusa liberamente nel web, aderendo al manifesto dei Net-Futuristi per il superamento dell’arte intesa come disciplina e gerarchia, dichiarandosi artisti con la “a” nana.
Il sito photostream di Ronald Menti conta ad oggi più di 1.500.000 visite da tutto il mondo.
Ad Arzignano hanno esposto in collettive da loro organizzate in collaborazione con l’Università e la Biblioteca Civica e a Cornedo Vicentino su invito dell’amministrazione comunale, partecipando per più anni alla manifestazione artistica “Arte al Centro “ . Ronald Menti ha esposto, tra gli anni ’80 e ‘90, su invito di enti e associazioni, in tutto il Nord Italia, come a Milano e a Torino e, negli Stati Uniti, a New York ed è stato ampiamente recensito, per la sua attività artistica di quegli anni, nel volume “Arzignano cinquant’anni 1940-1990 – Attività Culturale” edito dallo stesso Comune . E’ stato premiato nel 2012, da Radio24 Il Sole 24ore a Palazzo Reale di Milano, per il concorso fotografico “Diventa anche tu un’opera d’arte di Picasso”. In questi ultimi anni, a livello provinciale, è stato premiato in svariati concorsi , sia per la fotografia che per la pittura. Ha scritto due piccoli trattati “S.Zeno di Arzignano. Tra preistoria, storia e arte “ e “Per un restauro conservativo della Lunetta del Portale d’ingresso dell’Oratorio S.Gaetano in Arzignano” reperibili presso la Biblioteca Civica arzignanese.
Titolo della mostra: Then a woman said, Speak to us of Joy and Sorrow.
Disse allora una donna, Parlaci della Gioia e del Dolore
Da K. Gibran “ IL PROFETA”
Ronald Menti e Patrizia Pretto, artisticamente in simbiosi, non si pongono limiti alle elaborazioni che applicano alle loro fotografie, con il primario scopo di poter raccontare ciò che percepiscono come realtà al momento dello scatto. La fotografia per loro è a volte scrittura, a volte matita, a volte pennello, ritenendo più importante l’elaborazione delle stessa che non la fotografia medesima. Lavorano così sui cromatismi cercando di legare tecnica ed espressione. Soft il Menti, che percepisce l’immagine come visione onirica, violenta la Pretto, visionaria e sperimentatrice , ma ogni immagine è studio accurato delle reazioni alle manipolazioni. Lo stesso Menti afferma:“ Oggidì si possono fare ottime foto anche con un telefonino, ma sono fotografie. Quando scatto cerco di vedere oltre, la fotografia mi serve per scrivere o dipingere il mio pensiero immerso nel brodo digitale perché la realtà vera non è l’unica realtà”
Prof.ssa Mariuccia Pegoraro
“E così alla fine sono giunto a compimento di tutti questi anni di solitario lavoro. Sono molto contento del successo della mostra nel più grande centro culturale della vallata.Questo perchè mi sono sempre posto su un piano critico verso gli altri, detesto l’autodidatta, il pittore della domenica, e tutti quelli che solo perchè applicano un filtro ad una foto si sentono grandi artisti.Per questo ho cercato di aiutare e di far capire che alla fine siamo tutti sì un po’ artisti, ma che sotto ci deve essere studio. applicazione, ore di sonno perdute, domeniche e feste chiusi a dipingere o a lavorare davanti al pc. Chiudere la postazione grafica, certe volte confusi, dopo notti insonni, e fumarsi l’ultima sigaretta guardando l’alba dalla terrazza, volgendo lo sguardo verso le Piccole Dolomiti che si tingono lentamente di rosa , e così poi, assonnato e con la mente in altre dimensioni, magari prendere la macchina fotografica, salire in auto e andare per “strosi” a fotografare nebbie e boschi in cerca di fantomatici gnomi e fate. Non è facile ve l’assicuro. Ed è per questo che quando ho trovato dei talenti sulla mia strada ho cercato di spronarli indicando loro la strada. I più umili hanno recepito il messaggio e si sono inoltrati nel sentiero che a loro indicavo. A loro auguro buona vita e buon studio. Bravi. Devo poi ringraziare dapprima mia moglie, perchè per essere artisti devi avere vicino qualcuno che ti permetta di farlo, la devo ringraziare per avermi sopportato e spronato, e per aver sopportato tutti i miei capricci molto costosi , come il cambiare fotocamere ogni tre mesi o PC ogni anno: una spesa mica indifferente ve l’assicuro. Inoltre devo ringraziare Patrizia Pretto, altro talento che ha voluto seguirmi a tutti i costi, una brava persona che ha sopportato in questi anni le mie bizze, i miei continui rimbrotti, le mie depressioni artistiche: i risultati comunque alla fine stanno arrivando. Brava Patrizia. Poi devo ringraziare la direzione universitaria, Mariuccia Pegoraro e Daniela Repele che hanno creduto ciecamente in me. Certe volte facendomi ragionare e cambiare idea, ma mi conoscono e sanno che basta parlarmi e farmi vedere che sto sbagliando perchè in poco tempo ritorni sui miei passi. Devo ringraziare anche Il Club universitario e Silvano Bevilacqua il cui studio, nel ritrovo del venerdì mattina, è divenuto fucina di idee. Poi naturalmente il direttore della biblioteca civica arzignanese Paolo Povoleri . Ero molto preoccupato, mi ero scontrato criticando pubblicamente e pesantemente anche personaggi di un certo peso culturale delle nostre zone, non me ne sono pentito quello è sicuro, quando uno toppa, toppa, peso o non peso. Ma vi assicuro avevo una paura folle di toppare io. Tutto è andato bene invece. Le critiche sono lusinghiere. Grazie a tutti. La montagna è alta: camminiamo fin che la “natura” ce lo consente.”
Ronald Menti
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