Ultime ore a Roosendaal: incontro con Cristiano Marcellino Mazzurana.
Incontro con l’Autore
ULTIME ORE A ROOSENDAAL
Sabato 19 marzo ore 14.30
Incontro con Cristiano Marcellino Mazzurana
Ultime ore a Roosendaal è un romanzo lungo sessant’anni. Il filo conduttore che lega personaggi e narrazione è la fuga, intesa non solo come fuga da persone o eventi ma anche da se stessi. E se da un lato prevale chi scappa, dall’altro emergono prepotentemente uomini e donne che non si arrendono anzi inseguono e costantemente sperano, e stati d’animo mai repressi (rimorsi, ricordi, rimpianti). La successione dei capitoli, poi, si muove sullo stesso filo conduttore con un avvicendarsi continuo di passato (narrato in prima persona ma non sempre dallo stesso soggetto) e presente (raccontato in terza persona), legati da un’altra sorta di rincorsa che vede il primo colmare sempre più la distanza temporale sul secondo fino al naturale ricongiungimento finale.
Trama
1947. Tre ragazzini (Dinetto, Bice e Renato) si avventurano tra le macerie della guerra in un’oasi verde a Verona. Sono cresciuti in un centro di accoglienza, il Dono, donato alla comunità da un Conte per gli orfani della Grande Guerra. Renato, per farsi notare da Dinetto, il maggiore dei tre che lo ha spesso sbeffeggiato per essere un fifone, sale sulla ruota di un mulino ormai in disuso, ma che cede improvvisamente. Oltre ad alcune fratture alla testa, all’ospedale gli viene riscontrata una lesione al nervo ottico e la diagnosi successiva è terribile: dovrà convivere con il buio per il resto della vita. Convinto di essere la causa per l’infermità del piccolo, Dinetto racimola le sue poche cose e rubando poche lire per un primo sostentamento fugge a Milano. Qualche anno dopo, decide di partire per il Belgio, richiamato dalla necessità di nuova manodopera per le miniere, ma a Basilea, sul treno zeppo di emigranti italiani, il suo vagone prende fuoco. Scappando dalla polizia elvetica che lo ritiene responsabile grazie alla soffiata di un ispettore presente sul convoglio, trova ospitalità presso il proprietario campano di una pizzeria. L’anno successivo lascia la Svizzera alla volta di Ostenda, una cittadina belga sul Mare del Nord, perché nel frattempo è riuscito a ricontattare un amico d’infanzia fuggito dal Dono alla promulgazione delle leggi razziali. La sua marcia non si arresta e troviamo Dinetto dapprima a L’Aia e poi finalmente a Roosendaal, un piccolo centro urbano olandese, dove, presso la pensione condotta da una solitaria signora, si augura di trovare pace e serenità. Ma proprio lì, cinquant’anni dopo la sua fuga, un giorno si presenta Cleonice Brunelli (Bice) che lui scambia per una giornalista. In realtà, la donna è alla ricerca di quel Dinetto che era in orfanotrofio con lei…
Biografia
Cristiano Marcellino Mazzurana a scritto racconti tragicomici di varia natura e storie per bambini… relegate, in un cassetto. Il suo primo romanzo, L’altro oceano”, pubblicato da Edizioni Smasher, ha riscosso un discreto numero di appassionati lettori e raccogliendo sempre favorevoli consensi.
“Mi piacerebbe scrivere che ha venduto migliaia di copie in Italia ed è stato tradotto in 25 lingue, ma rischierei di far diventare disonesti anche i miei sogni”
Ingresso Libero
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