Sabato scorso il Gruppo Giovani di Restena ha consegnato ufficialmente l’assegno di 5 mila euro frutto della raccolta solidale dell’ultima edizione della Restena Trail, svoltasi il 23 novembre, destinato a sostenere il progetto per la realizzazione di un nuovo centro per la cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione.
Alla consegna erano presenti Franco Scanagatta, presidente della Fondazione San Bortolo, e i rappresentanti dell’Associazione Midori, realtà da anni impegnata nel supporto alle famiglie e alle persone affette da disturbi alimentari. (VAI AL LINK PER CONOSCERE IL PROGETTO)
«Voglio ringraziare di cuore i circa 500 runner che hanno partecipato alla Restena Trail e tutti i nostri sponsor – afferma Salvatore Panaja, organizzatore dell’evento –. Grazie al loro entusiasmo e al loro sostegno siamo riusciti a raccogliere una cifra importante da destinare a un progetto che sentiamo particolarmente vicino. Sapere che lo sport può contribuire concretamente a costruire qualcosa di utile per tante famiglie è per noi motivo di grande orgoglio».
Il progetto sostenuto
La donazione contribuirà alla realizzazione del nuovo Centro Provinciale per i Disturbi del Comportamento Alimentare e del Peso di Vicenza, promosso dalla Fondazione San Bortolo in collaborazione con l’Associazione Midori. Il progetto nasce dalla necessità di rispondere all’aumento significativo dei casi di disturbi alimentari, in particolare tra adolescenti e giovanissimi, con un’età di insorgenza sempre più precoce. Attualmente nel territorio vicentino sono oltre 500 i pazienti seguiti, con un incremento dei casi pari a circa il 40% negli anni recenti.
Il nuovo centro, che sorgerà in Contrà San Bortolo a Vicenza, prevede spazi completamente rinnovati e differenziati per adolescenti e adulti, con due Day Hospital separati, aree per i pasti assistiti, ambienti dedicati ai trattamenti psicoterapeutici e nutrizionali, un’infermeria e spazi di supporto psicologico per le famiglie. L’obiettivo è offrire percorsi di cura personalizzati e più efficaci, in un contesto pensato come luogo di accoglienza, cura e recupero fisico e psicologico, rafforzando al contempo la rete regionale dei servizi per i disturbi alimentari

