Sono stati Damiano Vignaga e Claudio Rigoni, agenti del Corpo Intercomunale di Polizia locale, a fermare ed arrestare Francesco Ongaro, colpevole di aver ucciso il cognato Ciro Rossettini con due colpi di fucile.
La tragedia è accaduta ieri, nella frazione di Costo; i due agenti stavano pattugliando la zona e sono prontamente entrati in azione dopo aver udito dei colpi di fucile.
Rigoni e Vignaga hanno visto un uomo che procedeva velocemente sulla sua auto, giungendo dal luogo da cui avevano sentito provenire gli spari; così è scattato l’inseguimento e, poco dopo, l’arresto dell’uomo che aveva nella sua auto il fucile usato per freddare il cognato.
“Sono veramente orgoglioso dell’operato dei miei agenti – commenta il comandante della Polizia locale Massimo Parolin – che nel frangente hanno saputo agire con freddezza e grande professionalità”.
Anche il sindaco Giorgio Gentilin, esprime il suo profondo apprezzamento per l’operato della Polizia locale: “Se i nostri due agenti non avessero fermato l’uomo- aggiunge il sindaco – si sarebbero potuti verificare altri gravi fatti”.
“L’impegno e la grande prontezza degli agenti Vignaga e Rigoni sarà riconosciuta – conclude l’assessore alla sicurezza e polizia locale Enrico Marcigaglia – E’ nostra intenzione proporre un encomio solenne per i due vigili che hanno preso ed arrestato l’assassino di Rossettini. Anche questa volta posso affermare che l’attività di costante pattugliamento del territorio, svolta in maniera attenta e precisa, è di fondamentale importanza”.