L’associazione Connessioni Didattiche APS, con il prezioso supporto della Biblioteca Civica G. Bedeschi e del Comune di Arzignano, ha ottenuto un risultato straordinario attraverso i laboratori di robotica educativa. Un gruppo di bambini di 9 anni, alunni di quarta elementare, ha progettato un sistema intelligente per aiutare le persone a fare correttamente la raccolta differenziata. Il problema è ben noto: spesso non è chiaro dove conferire alcuni rifiuti, soprattutto quando si tratta di distinguere tra secco residuo e plastica, una delle difficoltà più comuni nella gestione domestica.
Per rispondere a questa esigenza, i bambini hanno trovato una soluzione innovativa: utilizzando sensori e programmazione informatica, hanno creato un prototipo che riconosce i rifiuti attraverso un bollino colorato applicato sulla confezione e apre automaticamente il contenitore corretto. Un’idea semplice, efficace e replicabile, che dimostra come la tecnologia possa essere messa concretamente al servizio dell’ambiente.
A condurre il percorso è l’educatore Bruno Bruna, figura centrale del progetto, che con passione e competenza guida bambini e ragazzi nello sviluppo delle attività, stimolando la loro capacità di ragionare in modo strutturato e creativo. Al suo fianco collaborano alcuni tutor volontari, giovani studenti che negli anni precedenti hanno partecipato ai corsi e che oggi mettono la propria esperienza al servizio dei più piccoli, contribuendo a creare un ambiente formativo, accogliente e stimolante. I laboratori, completamente gratuiti, coinvolgono attualmente 68 partecipanti tra i 4 e i 14 anni e si svolgono ogni sabato mattina e giovedì pomeriggio all’interno della Biblioteca Civica di Arzignano, trasformata per l’occasione in un vero e proprio centro di innovazione digitale per le nuove generazioni.
I risultati ottenuti finora mostrano un impatto concreto. In un contesto nazionale dove, nonostante buoni livelli di raccolta differenziata, permangono incertezze nella distinzione tra alcune tipologie di scarto, l’idea sviluppata dai bambini di Arzignano si rivela tanto semplice quanto efficace. In una città come la nostra, che gestisce ogni anno migliaia di tonnellate di rifiuti, anche piccoli miglioramenti possono portare a benefici significativi, sia per l’ambiente che per la comunità. Il prototipo realizzato dai giovani partecipanti rappresenta una risposta innovativa a un problema quotidiano, con ricadute positive in termini di sostenibilità e qualità del servizio.
L’iniziativa è anche un esempio concreto di come la tecnologia possa diventare uno strumento educativo al servizio del bene comune. Un ringraziamento speciale va a Bruno Bruna, la cui dedizione ha permesso ai bambini di acquisire abilità essenziali per affrontare il futuro con spirito critico e capacità di risoluzione dei problemi.
Grazie all’impegno dell’Amministrazione comunale, l’investimento nell’educazione digitale si traduce in un’opportunità concreta per l’ambiente e per la crescita delle nuove generazioni.