Il Laboratorio “Una Scuola nel cesto”, che ha preso avvio lunedì 18 febbraio c.m. nella scuola dell’infanzia di Costo è un progetto originale e senza dubbio entusiasmante.
Nel salone centrale della scuola è stato posto un grande cesto di vimini, intrecciato dagli artigiani sloveni Srecko Dolinzec e Peter Orezic dal diametro e l’altezza di
Il cesto, oltre ad affascinare per le dimensioni, è un luogo naturale, caldo, raccolto (come una culla), dove ritrovarsi ad ascoltare le storie fantastiche. Un cesto di vimini è da sempre uno spazio d’incontro tra cose diverse e può diventare anche occasione di dialogo tra bambini, genitori, insegnanti, educatori. I laboratori si svolgono al suo interno e negli spazi adiacenti.
L’educatore legge o narra una storia che introduce l’attività, descrive i materiali di volta in volta utilizzati, illustra le sequenze di lavoro, guida nella progettazione e nella costruzione: il bambino gradualmente impara a fare da solo provando nuove e personali soluzioni. Ogni incontro permette di fantasticare, di incontrare le proprie emozioni, di rielaborare e scoprire il piacere della lettura e della narrazione.
Rivolto ai bambini che frequentano l’ultimo anno della scuola dell’infanzia, il progetto, realizzato in forma consorziata e finanziato dall’Amministrazione comunale, vedrà coinvolti 36 bambini, divisi in 3 gruppi di dodici. Ogni gruppo, nell’arco di un mese, parteciperà a 4 laboratori didattico-creativi della durata di un’ora e 15 minuti e al termine verrà presentato uno spettacolo di burattini “la storia di Primino” rivolto a tutti i bambini della scuola.
I due esperti, Pierluigi Cazzavillan e Anita Lotto –Associazione Laboratorio del Fantastico, insieme alle insegnanti coinvolgeranno i bambini grandi in giochi, attività di mimica e drammatizzazione, che, prendendo spunto dagli stimoli offerti da un racconto,si propongono di sviluppare le conoscenze, le abilità e le competenze linguistiche, sulla base dei diversi punti di partenza. I bambini verranno guidati ad ascoltare, esplorare, sperimentare, scoprire, osservare, verbalizzare, sviluppare la sensibilità e l’espressività. Per i bambini che ancora non padroneggiano la lingua italiana i giochi e le attività di carattere ludico serviranno ad impadronirsi della lingua aumentando il patrimonio lessicale e la capacità di esprimersi per comunicare bisogni ed emozioni; per i bambini che hanno già familiarità con l’italiano, le attività serviranno ad incrementare il vocabolario della lingua ascoltata e della lingua parlata e ad arricchire la struttura del pensiero e della comunicazione.
A conclusione del percorso, come documento delle attività svolte, sarà realizzato un libro in due copie, una verrà conservata dalla scuola, la seconda verrà consegnata al Comune di Arzignano.