Da domani apre ufficialmente l’attesissima rassega ANIMES.
Via ufficiale di Animes sabato sera (6 Aprile) alle ore
“All eyes on fire”, questo il nome dell’esibizione, sarà un viaggio ipnotico nella pittura contemporanea, una fusione di suoni e arte attraverso un medium alternativo applicato ad una gestualità ad ampie volute.
Una gru alta oltre
“Il moto oscillatorio” spiega l’artista “crea un momento di stasi concettuale nella testa dell’osservatore, uno stallo che viene cullato sia dal movimento del pendolo che dalla musica scelta per accompagnare la performance, le note del progetto di Libera Improvvisazione Autogestita Jus Primae Noctis”.
L’opera di Rigon sarà l’ultima allestita nella mostra Aenima, collettiva di artisti provenienti da tutta Italia ed ospitata presso
Musica, ma di tutt’altro genere, quella dei Forty Winks, band bolognese ospite del Barbie Music Bar, in via Bottego, 20.
Con alle spalle migliaia di concerti in Europa,Giappone e Stati Uniti, anche a supporto di Blink 182, Queens of the Stone Age e SonicYouth, i bolognesi sono stati definiti dalla storica rivista americana Alternative Press come una delle migliori band europee in circolazione,vincendo il premio MEI come miglior esibizione dal vivo.
Ad aprire la serata due band rock locali, i Nice to know you e i D.VI.NE.
Fulcro della manifestazione ANIMES sarà AENIMA,la mostra collettiva allestita allaBiblioteca Civica da sabato 6 a martedì30 Aprile 2013 che ospiterà,tra gli altri, artisti vincitori di importanti premi e partecipanti alla 54°Biennale di Venezia.
In ognuno di noi esiste la consapevolezza di valori ed emozioni che desiderano sempre più prepotentemente uscire allo scoperto,sollecitati da infiniti stimoli esterni e incanalati nella creatività dell’individuo secondo canoni della propria espressione.
AENIMA rappresenta un momento di libertà creativa in cui gli artisti saranno messi a confronto per tradurre in immagini pulsioni-sogni-incubi che attraversano l’Io più profondo di ciascuno di loro.
Un dialogo che attraverserà l’esplorazione in contatto dirett con la natura individuale e collettiva, rivelando provocazioni che possono favorire l’emersione delle diverse sensibilità che costituiscono il mondo delle forme,secondo il linguaggio dell’arte.
In questo senso l’arte amplifica la realtà, crea un nuovo“canale mentale” in grado di aprirsi a nuove esperienze.
Gli stimoli visivi, reali o evocati dalla memoria, che hanno eccitato il sistema nervoso dell’artista al momento della creazione dell’opera d’arte, trasformati dalla sua mano in colori e forme, stimoleranno il sistema nervoso di chi l’osserva.
Il titolo della mostra è un chiaro omaggio ai californiani Tool, una band psicologica, che sembra voler schiudere gli anfratti più nascosti della psiche umana.
“L’opera d’arte deve riuscire a suscitare nel cervello dell’osservatore sensazioni ed emozioni che sono state presenti nel cervello dell’artista “
[MaffeiL. – Fiorentini A. – 1995]
