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L’artista arzignanese Domenico Scolaro alla Collettiva Internazionale di Gorizia con le sue sculture “I Cavalli”

Il Sindaco di Arzignano Alessia Bevilacqua e l’Assessore alla Cultura Giovanni Fracasso: «Siamo orgogliosi che un artista arzignanese come Domenico Scolaro sia stato invitato a partecipare alla Collettiva Internazionale di Arte Contemporanea di Gorizia, nel prestigioso contesto della Capitale Europea della Cultura 2025. La sua presenza con l’opera “I Cavalli” rappresenta non solo un riconoscimento personale alla sua sensibilità e al suo talento, ma anche una vetrina importante per la nostra città e la sua vivacità culturale.»

 

Nella foto: Domenico Scolaro con il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna

Prestigioso riconoscimento per l’artista Domenico Scolaro di Arzignano, che è stato invitato a esporre le sue opere alla Collettiva Internazionale di Arte Contemporanea allestita presso l’Auditorium di Gorizia, nell’ambito delle iniziative culturali legate alla Capitale Europea della Cultura 2025.

Scolaro sarà presente all’inaugurazione della mostra, in programma per lunedì 29 aprile alle ore 17:30, con le sue sculture dal titolo “I Cavalli”, una delle serie più apprezzate della sua produzione artistica, in cui forza, movimento ed eleganza si fondono in una visione personale e dinamica del mondo animale.

La collettiva internazionale, che accoglie artisti provenienti da tutta Europa, rimarrà aperta fino all’11 maggio, con i seguenti orari di visita: dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 18:00.

Per Domenico Scolaro, attivo da anni nel panorama artistico contemporaneo con opere scultoree riconoscibili per tecnica e sensibilità espressiva, si tratta di un’importante tappa di visibilità e conferma a livello nazionale e internazionale. La partecipazione alla rassegna goriziana sottolinea ancora una volta la vivacità culturale e la qualità delle espressioni artistiche che nascono e si sviluppano anche nel territorio vicentino.

DOMENICO SCOLARO

Nato ad Arzignano (VI) nel 1951, dove vive e lavora in via Prianti, 27. Si dedica fin da giovanissimo alla pittura proponendo la sua prima mostra nel 1968 all’età di diciassette anni. Negli anni 70 incontra il critico d’arte prof. Maugeri che lo guida nella formazione culturale. Frequenta la Scuola Arte e Mestieri di Vicenza sotto la guida del maestro Otello De Maria e un fuori corso presso l’Accademia di Venezia. Viaggia molto e viene accolto con favore da musei e mostre europei. Dal 1978 seguono due anni d’impegno sociale in Madagascar come volontario civile. Al rientro incontra le nuove tendenze della Transavanguardia e dell’Arte povera, le assimila e le fa sue con senso critico, senza mai privarsi della libertà di esprimersi in altri ambiti formali. Segue una notevole produzione di opere ed eventi. Nel 1982-83 realizza la Via Crucis vivente e la Betlemme ricostruita, riprese dalla RAI. La sua pittura e la sua scultura entrano a far parte di numerose collezioni pubbliche e private, crea importanti opere pubbliche scultoree e partecipa a molte mostre personali e collettive in Italia e in Europa. Dal 1970 sono più di 100 le mostre, installazioni, scenografie e interventi socio-artistici che Scolaro realizza. Nel 2021 partecipa all’evento Without land / Pomerium, collaterale alla Biennale di Architettura di Venezia.

La Collettiva Internazionale di Arte Contemporanea di Gorizia (Capitale europea della Cultura 2025)

Il Presidente Cav. Renzo Codarin

Il Centro di Documentazione Multimediale e l’ANVGD (Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia), sempre attenti in ogni sua forma, alla divulgazione culturale del mondo giuliano-dalmata, nell’occasione di questo evento, si avvalgono, della collaborazione del Comune di Gorizia e della Biennale giuliana d’arte, che da molti anni lavora sul territorio e in particolare, a Trieste, Gorizia e Grado, accogliendo le presenze di artisti di queste terre di confine, contraddistinte dal ricordo di una divisione che ha segnato attraverso chiusure ed antagonismi la società europea del ‘900 purtroppo riflessi anche nel mondo della cultura. Un incontro in una regione di frontiera con orizzonti allargati, rivolto a simboleggiare l’eliminazione delle barriere, ospitando, artisti italiani (alcuni esuli giuliani) e stranieri tra cui spiccano la presenza di espositori austriaci, croati, sloveni e tedeschi, oltre agli operatori, residenti in Slovenia e in Croazia della Comunità italiana.

“Liberi percorsi 2” (dopo “Liberi percorsi” – Biennale TS 24) viene ad esporre presenze qualificate, con dipinti, grafiche, disegni ed alcune opere plastiche, collocati nelle sale dell’Auditorium goriziano e come evidenziato dal titolo, in forme di libera tendenza e tematica. Nel periodo della rassegna ci saranno promozioni editoriali, un’adeguata rete di informazioni e visite guidate in modo da presentare un’offerta di rilievo, agli operatori del settore, turisti e visitatori, che attendono e seguono con un certo interesse questi appuntamenti.

Un approccio, che speriamo, vada a premiare il nostro impegno e quello degli organizzatori dei vari eventi proposti sul territorio e rivolti al futuro con serenità e ottimismo. La rassegna, dunque, seguendo la lettura degli intenti di Go25, si proporrà con la finalità di relazionare artisti di estrazioni diverse, ma uniti dall’amore per l’arte, nello spirito di fratellanza dei popoli europei in pace ed amicizia.

Cristina Feresin

Liberi percorsi 2 è una manifestazione che si pone come momento di confronto tra artisti provenienti da nazioni e realtà diverse quali Italia, Slovenia, Austria, Croazia, Macedonia del Nord, operando una sorta di esplorazione dei linguaggi dell’arte contemporanea nello spirito di condivisione di Go!2025 Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della cultura 2025.

Si tratta di una collettiva internazionale che vede coinvolti una quarantina di artisti che spaziano tra diverse forme artistiche, dalla pittura tradizionale al disegno e alla grafica, dalla scultura all’installazione, all’arte digitale, alla moda.

Il tema libero ha consentito ai partecipanti di esprimersi su argomenti di varia natura e traccia un interessante percorso di stili e contenuti. L’origine geografica degli autori permette inoltre di orientarsi tra tendenze e movimenti, sondando così affinità e differenze che sono alla base di qualsiasi sviluppo intellettuale e personale.

Il punto di forza di una collettiva, d’altro canto, risiede proprio nel mettere a confronto le diversità, nell’approccio differente verso un argomento e nel dialogo continuo tra autori e opere; è un’opportunità di aggregazione vitale, fondamentale per instaurare ed approfondire nuovi rapporti ed analizzare diverse tematiche.

L’idea è di riconoscere all’opera una struttura autonoma, che ha comunque guardato e dialogato volutamente con la storia, con gli stili, con i linguaggi dell’arte, ma che nello stesso tempo si profila come una individuale e personale espressione della creatività.

Il percorso espositivo si snoda tra dipinti astratti, dove si impongono il gesto e il colore con pennellate vigorose o, al contrario, velature e trasparenze da cui emerge il supporto che diventa parte integrante della composizione, opere dal marcato simbolismo o iperrealiste, dipinti in cui il dato reale è spesso riconducibile alla natura circostante con paesaggi intensi e ritratti evocativi.

Anche dal punto di vista tecnico la proposta è varia: olio e acrilico su tela, acquarello, xilografia, da soli o associati ad altri elementi in molti dei lavori esposti.

Non mancano installazioni che sfidano la gravità e sculture realizzate con materiali alternativi come la pelle o la ceramica raku, e poi ferro, acciaio a specchio e smalti, materiali di riciclo.

Ogni opera racconta così una storia, pone quesiti, riferisce di esperienze personali o fa una riflessione sul mondo contemporaneo, invitando l’osservatore a immergersi e condividere l’universo rappresentato.

Alessia Bevilacqua
Sindaco con gestione diretta di Edilizia, Urbanistica, Industria, Grandi Opere e Bilancio
Giovanni Fracasso
Cultura, Eventi, Turismo, Tutela dell’Ambiente, No gassificatore, No Pfas, Comunicazione e Digitalizzazione

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