Il Consiglio di Bacino Valle del Chiampo accoglie con soddisfazione la sentenza emessa ieri dalla Corte d’Assise di Vicenza nel processo PFAS, che ha portato alla condanna di undici imputati per disastro ambientale doloso e avvelenamento delle acque, stabilendo anche un maxi risarcimento in favore delle parti civili, tra cui lo stesso Consiglio di Bacino, che riceverà 500 mila euro.
Il Consiglio, che rappresenta i tredici Comuni dell’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) Valle del Chiampo, era costituito parte civile nel procedimento per tutelare l’ambiente, i cittadini e il diritto all’accesso a una risorsa fondamentale come l’acqua.
In questi anni, il Consiglio ha agito con responsabilità e concretezza: ha erogato risorse, in aggiunta a quanto il gestore Acque del Chiampo ha speso, già in fase di prima emergenza, affinché fossero acquistati filtri e strumenti per l’analisi puntuale delle acque e potenziate le attività di laboratorio. Parallelamente, ha sostenuto e approvato importanti progettazioni finalizzate poi da Acque del Chiampo per la realizzazione di nuovi impianti di trattamento e per l’adeguamento delle reti, garantendo ai cittadini un’acqua priva di PFAS.
Il presidente Alessia Bevilacqua, sindaco di Arzignano:
“La sentenza rappresenta una tappa fondamentale verso la giustizia. È stato finalmente riconosciuto il danno provocato alla falda che serve centinaia di migliaia di cittadini veneti, e che per anni è stata contaminata da sostanze pericolose. Il Consiglio di Bacino Valle del Chiampo, attraverso l’ente gestore Acque del Chiampo, ha investito importanti risorse per garantire un’acqua sicura, intervenendo sin da subito con contributi straordinari per dotare gli impianti dei mezzi necessari all’emergenza. Voglio ringraziare sentitamente tutte le associazioni che in questi anni non hanno mai smesso di denunciare e vigilare, e in particolare CiLLSA e Mamme No-Pfas, che con coraggio e determinazione sono state sempre in prima linea per difendere la salute dei propri figli e di tutti noi. CiLLSA già nel 2013 scriveva alla procura e al comune per informarli della pericolosità dei Pfas. Ora ci aspettiamo che alla sentenza seguano altri atti concreti sul fronte delle bonifiche, della Sorveglianza Sanitaria, della trasparenza e del risanamento ambientale. Il Consiglio di Bacino continuerà ad impegnarsi affinché quanto accaduto non si ripeta e affinché il territorio riceva giustizia, bonifica e protezione duratura delle risorse idriche”.
PFAS, il Consiglio di Bacino Valle del Chiampo: “Una tappa storica di giustizia per il nostro territorio”. Bevilacqua: “Ora avanti con bonifiche, trasparenza e tutela della salute”

Il presidente del Consiglio di Bacino Valle del Chiampo, Alessia Bevilacqua: “Riconosciuta la gravità di un disastro che ha colpito centinaia di migliaia di veneti. Grazie alle associazioni, in particolare CiLLSA e Mamme No-Pfas, sempre in prima linea. Continueremo a lavorare per la tutela dell’acqua e della salute”
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