Si avvicina la pausa estiva anche per il depuratore di Arzignano che, come ogni anno, ad agosto, chiuderà per consentire lo svolgimento di attività di manutenzione e pulizia.
“Si tratta di un periodo delicato – commenta il sindaco Giorgio Gentilin – per questo la nostra attenzione sarà massima, con l’obiettivo di evitare che durante il periodo di chiusura si verifichino danni di tipo ambientale a seguito di sversamenti di reflui conciari in luoghi non consentiti”.
Il sindaco prosegue: “In collaborazione con Acque del Chiampo, la Polizia locale di Arzignano in sinergia con la squadra antinquinamento della Provincia di Vicenza ed i tecnici Arpav della sede di Arzignano effettueranno controlli e verifiche accurati per impedire che qualche imprenditore senza tanti scrupoli, come purtroppo è già accaduto in passato, tenti di disfarsi dei reflui stagnanti nelle vasche nei corsi d’acqua della zona”.
Come comunicato a cura di Acque del Chiampo, l’azienda che si occupa anche della depurazione e dello smaltimento dei fanghi della concia, il periodo di chiusura dell’impianto di via Ferraretta (concordato preliminarmente con gli industriali) andrà dal 5 al 26 agosto e, nello stesso periodo, saranno sospesi gli scarichi in fognatura delle aziende industriali.
La chiusura si rende necessaria per poter eseguire operazioni che consentono di mantenere efficienti e funzionali gli impianti nel periodo d’apertura, nonché per permettere a parte del personale di AdC di usufruire delle ferie contrattuali.
“Prima del periodo di chiusura- spiegano da AdC – è molto importante che tutte le aziende vuotino le vasche di accumulo per impedire la fuoriuscita di liquami, ad esempio in occasione di precipitazioni, ed evitare sversamenti nell’ambiente o in fognatura, essendo funzionante nell’impianto la sola linea di trattamento liquami civili”.
La riapertura dell’impianto di depurazione è prevista per il giorno lunedì 27 agosto e, trattandosi di un processo depurativo di tipo biologico, è necessario aumentare gradualmente il trattamento per raggiungere un’ottimale messa a regime: per questo lo scarico in fognatura delle aziende industriali è limitato al 50% e 80% rispettivamente nella prima e seconda settimana di ripartenza.